La tradizione dell'Agnello di Pasqua dolce nata in un monastero a fine '800

La tradizione dell’Agnello di Pasqua dolce nata in un monastero a fine ‘800

Nel sontuoso scenario della primavera siciliana, l’isola si distingue per le creazioni dei dolci di Pasqua degli abili pasticceri siciliani, tra questi il più rappresentativo dell’isola sicula è sicuramente l’agnello di Pasqua dolce, un’opera d’arte gastronomica plasmata con maestria dalla prelibata pasta di mandorle. Questa statuetta commestibile, accuratamente modellata a somiglianza dell’agnellino pasquale, incanta i sensi e si erge a augurio di Pasqua per grandi e piccini.

Le sue origini risalgono alla fine dell'Ottocento

Le sue origini risalgono alla fine dell’Ottocento, quando monache sapienti, custodi del Collegio di Maria, forgiarono questo capolavoro in uno stampo di gesso raffinato, conferendo vita a un’icona simbolica della Pasqua cristiana. Il sacrificio dell’agnello, intriso di profondo significato religioso, fu reso tangibile attraverso un impasto prelibato, fuso con pasta di mandorle e l’inconfondibile pistacchio, gioiello culinario locale.

Inizialmente, le suore realizzavano queste delizie come doni segreti per i fedeli, mantenendo gelosamente la ricetta tra le mura del convento. Nel 1898, tuttavia, una nobile famiglia di Favara, affascinata da quest’arte dolciaria, commissionò una sontuosa produzione, innescando il trionfo dell’agnello dolce.

Agnello di Pasqua dolce diventò presto un simbolo della Pasqua siciliana

Quest’opera gastronomica diventò presto un simbolo della Pasqua siciliana, tanto che monsignor Giuseppe Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, si innamorò di questa squisitezza durante la sua visita ad Agrigento nel 1923. Negli anni Cinquanta, le pasticcerie di Favara, specializzandosi nella preparazione di questo tesoro dolce, consacrarono la città come la “città dell’agnello pasquale”.

Questo dolce tipico della Pasqua siciliana è così radicato nell’anima di Favara da meritarsi una festa esclusiva: la Sagra dell’agnello pasquale. Durante la Settimana Santa, questo evento è un’apoteosi di degustazioni e esposizioni dedicate all’agnello pasquale dolce, un’occasione non solo per celebrare la squisitezza culinaria, ma anche per esaltare le bellezze e le peculiarità di Favara. 

Un gigantesco agnello pasquale dolce da record

Nel 2003, questa festa entrò nei fasti del Guinness dei Primati, grazie a un gigantesco agnello pasquale dolce da record, pesante ben 202 kg.

Un inno alla tradizione e all’arte culinaria che si perpetua, generazione dopo generazione, nella magnifica Favara, la città dell’agnello pasquale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto